La mia sorellastra allarga le gambe per tentarmi.

Lei era una vera e propria diavoletta, che trovava sempre il modo di fargli saltare i nervi, di spingerlo al limite con i suoi modi civettuoli e così fuori luogo per una relazione come la loro, anche se non erano consanguinei, non potevano negare che i loro genitori li avevano inclusi in quella famiglia e ancor meno potevano negare che l'attrazione che provavano l'uno per l'altra era qualcosa che li portava a escogitare modi per infrangere quelle regole non scritte. Tuttavia, quel pomeriggio, quando la vide in salotto, con le gambe spalancate, capì che non poteva più rifiutare quel dolce proibito.